Negozi compro oro a roma quale scegliere

prestitiLa vendita degli oggetti d’oro che si hanno in casa oppure dei propri gioielli è una soluzione scelta da un numero sempre più grande di persone per far fronte a spese inusuali oppure per avere a disposizione dei contanti in più. Di conseguenza il numero degli esercizi commerciali che acquistano oro dai privati sta crescendo con il passare del tempo.

Proprio a causa dei tanti operatori presenti sul mercato è necessario considerare con grande attenzione l’onestà e l’affidabilità delle varie realtà commerciali: infatti si va dai negozi appena aperti a quelli con una storia consolidata alle spalle, da quelli seri a quelli che invece studiano vari accorgimenti per applicare quotazioni inferiori rispetto a quelle reclamizzate. Infine vi sono esercizi che possono mettere in atto delle vere e proprie truffe oppure comportamenti scorretti in base a quanto previsto per legge. Per questo motivo è necessario rivolgersi al compro oro che offre le migliori valutazioni, ma che risulti al tempo stesso anche il più affidabile: di conseguenza si devono valutare fattori diversi tra loro.
Per prima cosa si distingue tra oro puro (detto a 24 carati) e oro 18 carati: quest’ultimo è detto anche oro 750, dato che su mille parti solo 750 sono di metallo giallo. Il restante 25% è composto da altri metalli come l’argento, il palladio, Il rame, il cobalto, oppure da rame e argento insieme in proporzioni variabili. La diversa composizione dà anche il colore finale del metallo: ad esempio se questo è composto da 750 millesimi di oro e da 250 di rame si parla di oro rosso. La creazione di una lega è indispensabile per la lavorazione dell’oro perché questo materiale è estremamente duttile e in caso contrario si usura facilmente.
L’oro 18 carati è usato abitualmente per le creazioni di oreficeria e per i gioielli: di conseguenza gli oggetti in metallo prezioso che si vendono sono formati da una delle tante leghe presenti sul mercato. Di conseguenza è bene tenere a mente che i preziosi vengono valutati in maniera diversa. Il prezzo dell’oro a cui si fa riferimento, infatti, è quello a 24 carati, fissato due volte al giorno dalla Borsa di Londra. Proprio per il fatto di essere considerato un bene rifugio, il metallo aureo viene quotato in Borsa e si comporta come un’azione: le sue quotazioni variano in un senso o nell’altro in base alla consistenza e al numero degli scambi e alla situzione geopolitica planetaria. In base al valore dell’oro puro (detto anche oro da investimento) si determina quello dell’oro 18 carati al momento di vendere i propri preziosi a un compro oro. Di conseguenza è fondamentale controllare l’andamento dell’oro borsistico, così da effettuare l’operazione commerciale quando il valore sta salendo oppure è stabile. Infatti maggiore è il valore dell’oro puro e più alto è l’importo che si ottiene dalla vendita.
Al tempo stesso bisogna tenere a mente che, essendo una lega, l’oro 18 carati viene valutato di meno rispetto a quello puro. In genere si deve sottrarre alla quotazione borsistica una percentuale che si aggira sul 30-35%: i valori sono diversi perchè si devono considerare i ricavi che l’esercente vuole ottenere. Ad esempio, se l’oro è quotato in borsa a 30 euro al grammo, un compro oro offre prezzi che vanno sui 18-20 euro al grammo. Capita a volte di vedere cartelloni oppure inserzioni pubblicitarie che reclamizzano quotazioni molto superiori, persino di 60 euro al grammo. Si tratta, però, di valori che non hanno alcuna attinenza con la realtà e che servono semplicemente per invogliare le persone a rivolgersi a quel particolare negozio. In realtà vengono aggiunte voci secondarie che vanno scendere notevolmente l’importo finale. Per questo motivo è necessario scegliere con grande attenzione il compro oro al quale vendere i propri gioielli e oggetti in metallo prezioso: uno sbaglio in tal senso provoca la perdita di una cifra più o meno consistente. Occorre quindi effettuare delle verifiche in precedenza.
Per prima cosa bisogna controllare i prezzi praticati dal negozio e quale sia la sua reputazione: è sufficiente effettuare una ricerca sul web. Gli esercizi commerciali migliori sono quelli dotati di un sito internet web con articoli, informazioni e contenuti rilevanti e/o di un blog. Quest’ultimo risulta molto importante perchè consente di verificare il valore dei contenuti, l’etica professionale dell’operatore, il modo in cui lavora, il livello di competenza e le opinioni degli utenti. Infatti venditori potenziali o persone che si sono rivolte in precedenza al compro oro possono descrivere la loro esperienza, esprimendo una valutazione positiva oppure negativa sul servizio offerto. Inoltre sono commentati anche i contenuti degli articoli, le informazioni e il comportamento stesso dell’esercente. Di conseguenza si può dire che il classico sito web presenta il compro oro, mentre il blog recensisce il suo effettivo operato.
Prima di rivolgersi a un compro oro è necessario verificare personalmente il peso complessivo degli oggetti preziosi che si vogliono vendere: infatti i metalli sono valutati a peso. Basta avere una bilancia con almeno due decimali per avere un valore preciso con cui confrontare la pesatura effettuata in negozio. Un elemento da tenere a mente nel caso dei gioielli è che bisogna valutare a parte le eventuali pietre preziose incastonate. Se è possibile rimuoverle facilmente, si ottiene una valutazione piena; in caso contrario spesso si ha un prezzo meno conveniente perchè più approssimativo. Arrivare in negozio preparato e con le informazioni giuste consente di poter gestire a proprio vantaggio la trattativa.
Si consiglia di diffidare degli esercizi commerciali che non espongono in vetrina oppure con un cartellone affisso all’esterno i prezzi praticati. Inoltre è possibile che vi siano piccole note che fanno capire come i valori indicati siano riferiti all’oro 24 carati oppure a quello 18 carati. Certe volte si parla invece di oro in permuta, cioè se si vende oro vecchio per acquistare un’altra quantità di metallo prezioso. Tuttavia, come già sottolineato, i prezzi proposti possono anche essere diversi da quelli applicati in realtà ed è qui che sta la serietà e l’affidabilità dell’esercizio commerciale. Al tempo stesso è molto importante che il compro oro abbia la bilancia a vista: i negozi con dispositivi nascosti oppure che non mostrano chiaramente il peso anche al venditore non sono affidabili, seri e trasparenti. In ogni caso si deve pretendere che la pesatura venga effettuata sotto i propri occhi, controllando che la bilancia non sia stata alterata così da far risultare un peso minore. Si tratta di una vera e propria truffa, che consente ai negozianti di pagare molto meno il metallo acquistato: ecco perchè è fondamentale pesare l’oro personalmente a casa prima di mettere in atto la transazione.
Una soluzione che viene messa in pratica abbastanza di frequente consiste nel vendere il proprio vecchio oro in un numero variabile di operazioni. Di conseguenza diventa importante trovare un compro oro di fiducia, che proponga prezzi convenienti, sia trasparente e onesto. In questo modo si sviluppa un rapporto continuativo nel tempo.
Sempre per quanto riguarda l’affidabilità e la serietà del compro oro bisogna tenere a mente che per legge l’esercente deve richiedere al venditore un documento di identità qualunque sia la quantità di metallo prezioso oggetto della compravendita: infatti la transazione deve essere sempre registrata. In caso contrario si commette un grave reato, denotando il fatto che l’esercizio commerciale in questione lavora in modo illecito oppure con molta superficialità.
In secondo luogo la transazione può essere fatta in contanti solo se il valore dell’oro venduto non supera i 2.999 euro: si tratta di una disposizione inserita dalle norme antiriciclaggio che obbliga a usare un assegno oppure il bonifico postale o bancario per cifre superiori. Nel caso venga proposto il pagamento in contanti anche per importi superiori, si deve immediatamente interrompere la compravendita. Inoltre al termine dell’operazione l’esercente deve consegnare alla persona che ha venduto l’oro una copia dell’attestato di vendita. In questo documento sono indicati i dati dei due soggetti coinvolti nella transazione, la quantità d’oro venduta, la quotazione applicata, la cifra corrisposta al venditore e l’importo che va sotto il nome di spese aggiuntive.