Le perle non sono tutte uguali, come capire se sono pregiate?

perleCome tutti sanno, le perle sono composte da carbonato di calcio e nascono da organismi viventi – solitamente le ostriche – che creano intorno ad un corpo estraneo che è entrato all’interno della conchiglia un rivestimento fatto da numerosi strati di madreperla al fine di proteggere i tessuti dell’animale che vi vive all’interno da ogni tipologia di irritazione e/o frattura.

Proprio perchè si tratta di prodotti di esseri viventi, le perle sono molto rare e per queste da sempre impiegate nella realizzazione di oggetti preziosi da regalare e indossare in occasioni speciali in quanto anche simbolo di estrema eleganza oltre che pegno d’amore. Un’antica leggenda, poi, vuole che le perle siano gocce di Luna che sono state mandate giù dal cielo per adornare il collo candido delle donne.

Le perle più conosciute sono quelle bianche e rotonde ma in realtà ce ne sono di diversi tipi. Innanzitutto, va fatta una distinzione tra perle di acqua salata e quelle di acqua dolce: le prime hanno come provenienza l’acqua marina come ad esempio l’Oceano o le lagune soprattutto; le seconde, invece, crescono nei laghi e nei fiumi e solitamente sono coltivate. A livello di colore, invece, possiamo avere oltre alle classiche anche perle grigie, viola scuro, color crema. Famosissime in quanto estremamente rare sono, infine, le perle nere provenienti da diverse parti del mondo. Le più nominate sono quelle di Akoya ma di pregevole qualità di trovano anche a Tahiti. Ancora più rare sono quelle definite South Sea.

La particolarità delle perle, però, non si valuta solo in base al colore ma anche alla forma e, soprattutto, alla lucentezza. La forma talvolta può anche essere molto irregolare, soprattutto quando si parla di perle naturali. Quelle coltivate, invece, solitamente hanno una forma più tondeggiante oppure allungata; in alcuni casi possono essere introdotti nelle conchiglie dei pezzettini di plastica dalle forme particolari in modo tale da sollecitare la nascita di perle dall’aspetto originale.

Le perle sono largamente impiegate nella gioielleria in quanto, come diceva ad esempio il grande stilista Valentino ‘una donna per essere elegante deve solo legare i capelli a coda di cavallo ed indossare un filo di perle’. Questo prezioso elemento è utilizzato per la creazione di bracciali, anelli, orecchini ma è sicuramente nelle collane che trova la sua massima espressione. Ne esistono di modelli molto diversi fra loro, fra cui:
– Collare: è composta da un minimo di tre fili di perle generalmente dalla forma regolare e cade corta alla base del collo. La lunghezza è fra i 30 e i 33 centimetri e di solito presentano una chiusura importante che diventa un gioiello nel gioiello.
– Girocollo: con una lunghezza fra i 33 e i 40 centimetri, è stilosa ma adatta ad ogni abbigliamento e di solito è regalata dalla madre alla figlia appena entrata nell’età adulta.
– Graduate: presenta un unico filo di perle di grandezza scalare per una complessiva lunghezza che varia dai 43 ai 48 cm. E’ la meno frequente da trovare.
– Opera: è estremamente lunga (fra i 71 e i 78 cm) ed è fatta di perle molto grandi; può essere portata sia lunga su un abito che attorcigliata.
– Treccia: modello ideale secondo Coco Chanel, la sua lunghezza supera i 114 centimetri e viene spesso indossata intrecciata in più fili.
– Matinee: è una via di mezzo fra il girocollo e l’opera con la sua misura fra i 50 e i 60 centimetri.

Qualunque sia il modello preferito, comunque, nelle collane di perle, soprattutto quelle acquistate usate, il problema reale è costituito dalla probabilità di incorrere in perle false. Per evitare truffe, è possibile mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti per riconoscerne l’autenticità. Fra questi quello più semplice prevede la masticazione delicata della perla con i denti: se è autentica si avrà la sensazione di masticare della sabbia, con la produzione del tipico rumore. Inoltre, le perle autentiche non sono perfettamente lisce quindi sfregandone due fra di loro ci sarà attrito. Ricordate anche che le perle vere al microscopio presentano una superficie squamata mentre quelle false sono granulose.

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